LA DIETA DEI TEMPLARI E IL SEGRETO DI LUNGA VITA:
"COSÌ VIVEVANO 40 ANNI PIÙ DEGLI ALTRI"
Il segreto della longevità? Hanno vissuto 40 anni in più rispetto alla media dei loro coetanei. Non trascurando mai l'attenzione all'igiene a tavola, ma anche alla qualità e varietà degli alimenti. Poca carne, a cui preferivano i legumi, il pesce e la frutta fresca. "Una dieta che ha portato 314 Cavalieri Templari, uno dei più noti ordini religiosi cavallereschi cristiani, in molti casi a superare i 70 anni al processo che li vide protagonisti nel 1321. La spiegazione potrebbe risiedere nell'effetto positivo esercitato sulla flora intestinale da questa alimentazione, più sana rispetto a ciò che si mangiava nel Medioevo. Una fonte naturale di probiotici che ha effetti positivi e protettivi sulla flora gastrointestinale". Lo spiega all'AdnKronos Salute Francesco Franceschi, direttore medicina d'urgenza Policlinico Gemelli di Roma. Franceschi è autore, insieme ai colleghi Roberto Bernabei, Giovanni Gasbarrini e Peter Malfertheiner, della ricerca 'La dieta di Cavalieri Templari: il loro segreto di longevità?', pubblicata su 'Digestive and Liver Disease'. Grazie all'indagine condotta sui documenti dell'epoca e del processo, la ricerca ha evidenziato come la dieta di questi monaci-soldati li ha aiutati a vivere più a lungo della media, in un periodo dove l'aspettativa di vita oscillava tra 25 e 40 anni. Nel Medioevo - evidenzia lo studio - l'alimentazione era ricca di grassi e calorie, si consumava molta carne nelle classi più ricche e la gotta era una delle patologie più diffuse. Come l'obesità, simbolo di ricchezza e opulenza, il diabete mellito e i livelli di colesterolo e trigliceridi erano molto alti. "La dieta dei Templari, molto moderna e se vogliamo antesignana della dieta Mediterranea, combatteva tutte queste malattie - avverte Franceschi - poca carne (2 volte a settimana), molti legumi (tre piatti a settimana) che invece oggi si consumano poco ma sono invece potenti probiotici, il pesce era molto frequente, l'acqua la bevevano addizionata con la spremuta di arance per arricchire la carica anti-batterica. Al vino (molto razionato) aggiungevano polpa di Aloe, una pianta dotata di azioni antisettiche e funghicide molto utile nei Paesi con climi desertici caldi". "La longevità è stata una caratteristica peculiare dei Templari, secondo i documenti storici analizzati: Hugues de Payens morì a 66 anni; l'ultimo gran maestro Jacques de Molay quando fu ucciso, dopo 7 anni di prigione, aveva 67 anni. Al tempo - sottolinea Franceschi - questa eccezionale dote era attribuita ad uno speciale 'regalo' divino, ma in realtà dietro c'erano abitudini alimentari e igieniche codificate in regole da Bernardo di Chiaravalle". Oltre alla regole scritte, i Cavalieri Templari avevano anche principi di comportamento da rispettare per evitare la diffusione delle infezioni: era obbligatorio per tutti lavarsi le mani prima di mangiare, il refettorio dove si riunivano per consumare i pasti doveva essere ben tenuto e con tovaglie linde sempre pronte. Era bandita la caccia a fini alimentari, mentre furono proprio i Templari a dedicarsi all'allevamento del pesce. Un alimento molto presente nel loro regime alimentare, insieme ai formaggi, la frutta fresca e l'olio d'oliva. "I Templari consideravano i frutti di mare un ottimo sostituto della carne, in questo modo beneficiavano dell'effetto positivo degli acidi grassi omega-3 sui livelli ematici di colesterolo e trigliceridi, oltre all'effetto antiossidante e antidepressivo dei molluschi - evidenzia la ricerca - In conclusione - affermano gli autori - crediamo che la dieta e le abitudini di vita potrebbero essere la spiegazione per la straordinaria longevità dei Templari: se questo è il caso, il motto 'imparare dal passato' non è mai stato così appropriato".
EMPORIO
ANTICO EMPORIO DEI TEMPLARI
La CCCi ha partecipato alla simpatica degustazione di vini e spumanti che si è tenuta il 25 Agosto 2013 presso l'Azienda Agricola SERAFINI di Frazione Poggio Valle di Torricella Sicura (TE). La manifestazione organizzata dal Cav. Costantino Serafini ha avuto successo sia per la qualità dei prodotti presentati (vini, miele e olio) sia per la professionalità con la quale è stata condotta. I prodotti della Azienda Agricola Serafini sono entrati a far parte del "Antico Emporio dei Templari" che raccoglie i prodotti realizzati dai Cavalieri e Dame Guardiani di PaceI prodotti della buona-antica cultura Templare potranno essere richiesti tramite il sito della CCCi TRA NOI. Complimenti al nostro Cavalieri per l'importante evento e per la qualità dei prodotti presentati.
Perché troviamo interessante la disponibilità della Masseria di Tufillo:
a- Ciascun Cavaliere avrà la gioia di avere un albero di ulivo ultracentenario, nella collina della Antica fattoria Templare.
b- Ogni albero riporterà, in una targa, il nome ed il cognome del Cavaliere a cui è stato assegnato.
c- Nel periodo della raccolta, la famiglia del Cavaliere potrà trascorrere una o più giornate a Tufillo, partecipando alla spremiture e portando con se l'olio prodotto.
d- Un gruppo di addetti seguiranno la raccolta, la spremitura ed il confezionamento (ogni bottiglia, personalizzata, riporterà il nome del Cavaliere).
e- Per ogni albero sarà predisposta una “carta di identità” con la foto e la descrizione necessaria per identificarlo e per conoscere la produzione prevista (si calcola che ogni albero potrà produrre drupe per 5/10 litri).
f- Nessun impegno economico nei riguardi del Cavaliere. Solo se riterrà di usufruire dell'olio prodotto, a suo carico sarà soltanto il valore del prezzo di mercato dell'anno.
Quali sono le caratteristiche dell'olio biologico della Fattoria-Masseria di Contrada Amarena?
http://www.contradaamarena.it/home.html
Questa è la lettera che il nostro Confratello, Carlo Berardi, ha inviato a chi si è rivolto a lui per complimentarsi e per confermare la sua adesione al progetto “un albero di olivo per i Cavalieri” a Tofillo.
Caro Cavaliere,
Ti ringrazio molto per il Tuo interessamento nei confronti della Masseria dei Templari.
La Valle del Trigno sita ai confini tra l’Abruzzo Citeriore e il Molise è stata nei secoli percorsa proprio dai Templari che si recavano o tornavano dalla Terra Santa dove potevano o approvigionarsi di alimenti o riposarsi per riprendere il cammino verso Roma.
Nell’Agro di Tufillo da sempre la mia famiglia possedeva terreni vocati alla produzione di olio, grano e vino, ed alcune masserie tra cui una che recentemente è stata ristrutturata.
La Valle del Trigno, poco nota in Italia ma addirittura anche agli abruzzesi ulteriori, è un luogo molto solitario e selvaggio scarsamente abitato e attualmente ancora afflitto dall’emigrazione e dall’abbandono. In questo contesto da anni ho cercato dapprima di proteggere le piante pluricentenarie dagli incendi che ogni anno si verificavano e poi di riportare alla luce altre piante, che definisco monumentali, soffocate dalla boscaglia che le avevano sopraffatte.
Da questo impegno è nato una salvaguardia del paesaggio e un luogo che lo stesso Nostro Gran Cancelliere Prof. Giorgio Cegna ha definito di estrema pace e serenità oltre alla produzione di un olio particolarmente interessante da essere definito uno dei migliori oli di Italia anche dai rappresentanti dell’agricoltura. Attualmente poi la facoltà di Farmacia dell’Università degli studi di Milano ne sta studiando le sue caratteristiche in quanto particolarmente ricco, anche in confronto con altri oli nazionali, di sostanze antinfiammatorie, antiossidanti e forse in alcuni casi anche antitumorali; questo in un ambito di ricerca proposto dalla Condotta della “Valle del Trigno nell’Abruzzo Citeriore” sulle “peculiarità dell’Alta Cucina Mediterranea” dove cerchiamo di valorizzare gli aspetti del gusto e dell’enogastronomicità dei prodotti mediterranei oltre al loro valore intrinseco sulla “SALUTE”, il tutto appunto in un contesto di “pace”, “serenità” e “cultura”.
Oggi quindi la Tenuta in cui è sita la “Masseria dei Templari” si presenta come una collina degradante al fiume con alberi plurisecolari monumentali per la loro possenza e il loro senso di sofferenza che spesso l’olivo emana. Per altro mia moglie Barbara (Dama) sta cercando di introdurre la permacultura nel pieno rispetto dell’ambiente e della salvaguardia di tutte le specie alboree componenti del paesaggio e del luogo anche se non produttive.
Stiamo inoltre introducendo altre coltivazioni tra cui la lavanda, i capperi e i giaggioli, cari a mia figlia Giulia, e alcuni allevamenti come i lombrichi e i piccoli animali per cercare di allargare i confini della nostra attività. Ecco che al Gran Cancelliere, in visita in un giorno di Novembre alla fine della raccolta delle olive, colpito dal paesaggio, dagli alberi e credo in particolar modo dalla pace del luogo, è venuta l’idea di cercare un modo per far conoscere la Masseria dei Templari anche a quei Cavalieri interessati a questa atmosfera particolare. Per questo ha pensato di attribuire a ognuno di questi Cavalieri un Suo albero da poter seguire sul luogo e attraverso delle foto nel corso degli anni. Dato peraltro che la raccolta è sicuramente un momento, ma non l’unico, ricco di emozioni ha proposto di creare un convivio, un raduno con i cavalieri e le loro famiglie.
L’azienda che si regge sulla attività di ristorazione e sulla vendita dell’olio e degli altri prodotti della terra, avendo ancora una scarsa ricettività notturna, avrebbe tratto un suo sostentamento dai pasti e dall’olio venduto e i cavalieri nella Tenuta avrebbero goduto di un soggiorno in un posto selvaggio, sperduto su monti non molto conosciuti in un luogo che allo stesso Gran Cancelliere ha sprigionato “pace”, “serenità” e “cultura”.
Grazie ancora del tuo interessamento e nella speranza di conoscerti presto e di averti ospite alla Masseria Ti invio tanti Auguri di Buon Natale e sereno 2013 oltre ai miei Cavallereschi saluti
Cavalier Carlo Berardi